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Vent'anni di NODC presentati al Congresso della Commissione scientifica per il Mediterraneo

25 ottobre 2024

NODC ha celebrato il suo ventesimo anniversario al 43° Congresso della Commissione scientifica per il Mediterraneo (CIESM). L'evento si è svolto a Palermo dal 14 al 18 ottobre.

Fondata nel 1919, la CIESM è una coalizione di 23 governi membri e un'ampia gamma di istituti marini, che mira a promuovere la ricerca internazionale e transfrontaliera nel Mediterraneo e nelle acque limitrofe: Atlantico, Mar Nero e Mar Rosso. La Commissione copre un'ampia gamma di discipline marine grazie a oltre 4.000 ricercatori marini provenienti da circa 500 istituti di ricerca. Le competenze sono organizzate in sei comitati. Gli Stati membri sono: Algeria, Germania, Cipro, Croazia, Egitto, Spagna, Francia, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Marocco, Monaco, Portogallo, Romania, Russia, Slovenia, Svizzera, Siria, Tunisia e Turchia.

L'edizione 2024 del Congresso CIESM, che si tiene ogni tre anni, è stata caratterizzata da un programma ambizioso a cui l’OGS ha contribuito ampiamente. In particolare, il NODC ha tenuto due presentazioni nella Sessione sull’analisi e la gestione dei dati marini. Alessandra Giorgetti ha illustrato la presentazione dal titolo “Dai floppy disk ai moderni database: OGS racconta vent’anni di attività del National Oceanographic Data Centre” e Nikola Holodkov ha illustrato la presentazione dal titolo “Gestione dei dati sulla biodiversità marina per le valutazioni del buono stato ambientale”.

Nel suo intervento, Giorgetti ha raccontato i passaggi più importanti che nei 20 anni di attività hanno aperto la strada al riconoscimento del NODC come Centro Nazionale Dati Oceanografici accreditato dall’UNESCO.
Il primo passo come gestore di dati marini è stato compiuto da OGS nel 1979, quando ha implementato un modello di database relazionale per raccogliere, archiviare e analizzare la variabilità temporale dei dati marini prima nell’Adriatico settentrionale e poi in tutto il Mediterraneo. Dal 2002, OGS è il rappresentante italiano nell’IODE/IOC dell’UNESCO: l’International Oceanographic Data and Information Exchange Programme (IODE) della Intergovernmental Oceanographic Commission (IOC). Dall'inizio degli anni 2000, la rete internazionale di infrastrutture dati è cresciuta rapidamente grazie a Internet, facilitando l'apertura della conoscenza scientifica. Nel 2004, l'OGS ha istituito l'infrastruttura NODC per perseguire i principi della scienza aperta. A tal fine, il Centro gestisce l'assegnazione degli identificatori permanenti denominati Digital Object Identifier attraverso il consorzio internazionale DataCite. Offre inoltre servizi sempre più efficienti.

Nel suo intervento, Holodkov si è focalizzato sulla gestione dei dati sulla biodiversità marina (MBDM). In particolare, ha utilizzato una raccolta di serie temporali di macro-zoobenthos come caso studio per delineare il flusso di lavoro MBDM. Ha inoltre sottolineato l'importanza cruciale della raccolta e della condivisione dei dati sulla biodiversità marina per una valutazione efficace del Buono Stato Ambientale (GES) come definito nella Direttiva Quadro sulla Strategia per l'Ambiente Marino. MBDM coinvolge più fasi e si basa su sistemi interconnessi. I Centri Nazionali di Dati Oceanografici sono responsabili della ricezione e dell'armonizzazione di dati e metadati, seguendo standard riconosciuti a livello internazionale. L'archiviazione e l'accesso ai dati sono facilitati da una rete di infrastrutture che sono centrali per il processo MBDM, tra cui IPT, GBIF, OBIS ed EMODnet. Dopo l'elaborazione, i dati sono conformi ai principi FAIR, ossia, reperibili, accessibili, interoperabili e riproducibili.

"Il congresso del CIESM è stata una grande opportunità per aumentare la consapevolezza sull'importanza dei dati aperti e sul loro valore aggiunto per la comunità scientifica e per tutti." Ha affermato Holodkov e ha continuato "In questo contesto, è importante ricordare che uno dei compiti più importanti della ricerca scientifica è trovare soluzioni ai problemi attuali come la perdita di biodiversità e l'inquinamento marino causato dalle attività umane. Per raggiungere questo obiettivo, l'accesso a dati e informazioni affidabili deve essere la nuova normalità."

Per saperne di più sul contributo di NODC al congresso del CIESM guarda il poster sulla storia e i recenti risultati di NODC e il poster sulla gestione dei dati sulla biodiversità marina.