30 settembre 2024
Nell'ambito di Trieste Next, il 28 settembre a Trieste, il Centro Nazionale Dati Oceanografici (NODC) ha organizzato una conferenza sulla scienza aperta dal titolo ‘Incontrarsi e co-creare. Un viaggio nella scienza aperta’.
Trieste Next è il festival della ricerca scientifica; la tredicesima edizione si è tenuta dal 27 al 29 settembre ed è stata dedicata agli orizzonti dell'intelligenza. La conoscenza e le frontiere tra essere umano e tecnologie. Fin dalla sua prima edizione, Trieste Next è stata concepita come un osservatorio e un laboratorio temporaneo, diventando una vetrina internazionale che riunisce ricerca applicata all'avanguardia, nuove tecnologie e imprese innovative.
La conferenza è stata un viaggio nella Scienza Aperta, senza frontiere, di cui sono protagonisti i nuovi approcci per verificare la qualità dei dati, integrarli e farne buon uso. La condivisione prevede strade che aiutano le persone esperte ad avvicinarsi a cittadinanza, decisori politici, e altre parti interessate e strade che permettono a chi non è esperto di supportare i ricercatori. La Scienza Aperta è il modo per farle confluire, una piazza dove, grazie alle nuove tecnologie, le persone possono dialogare e arrivare a risultati affidabili e utili per la società e il Pianeta.
Alcuni dei principi fondanti dell'Open Science, ovvero FAIR data e citizen science, sono stati presentati da Chiara Altobelli del NODC, Paolo Diviacco, ricercatore in Open science per la geofisica in OGS, Domenico D'alelio, ricercatore presso la Stazione Zoologica Anton Dohrn e National Biodiversity Future Center inoltre co-fondatore di Citizen Science Italia, e Alessia Smaniotto, coordinatrice di progetti e referente citizen science per OpenEdition Francia.
Per chi si fosse perso l'evento a Trieste e la diretta streaming sono disponibili la presentazione dei principali argomenti trattati e il il video su YouTube.